- Giuliana Schiavone
Estetica è studio progettuale: Andrea Barzaghi in mostra a Torino

Andrea Barzaghi, Milano- Torino,ph Stefano Mattea
Milano-Torino. È questo il titolo della mostra personale dell’artista Andrea Barzaghi (Monza, 1988) visitabile fino ad agosto presso la sede di Société Interludio a Torino. Due luoghi e due tempi, due fasi ideali e concrete di un progetto che si snoda tra bidimensionalità e tridimensionalità, espansione e ritorni, costruzione e stabilità, alimentando una ricerca sul mezzo pittorico che sperimenta costantemente una relazione con lo spazio architettonico e con la dimensione della gestualità corporea. Se la prima tappa di questa esperienza è stata Milano, presso la sede della redazione di Forme Uniche, dove l’artista ha realizzato un’opera site-specific rielaborando l’elemento-concetto “braccio”, la seconda tappa accoglie una riflessione che si dilata in un tempo circolare che diventa successivamente più lineare. Nel raccontare questo percorso, i lavori conservano intatta quell’essenza progettuale e di studio che è imprescindibile per ogni costruzione estetica; oltrepassano il limite tra doppia e tripla dimensione, tra il prima e il dopo, materializzandosi grazie a cromie tenue, brillanti e luminose.
Milano-Torino. This is the title of the solo show by the artist Andrea Barzaghi (Monza, 1988) that will run until next August at the Société Interludio in Turin. Two places and two parts, two ideal and concrete phases of a project that ranges between two-dimensionality and three-dimensionality, expansion and returns, construction and stability, carrying out a search on the pictorial medium that constantly experiences a relationship with the architectural space and with the dimension of body gestures. If the first stage of this experience took place in Milan, at the newsroom of Forme Uniche, where the artist created a site-specific work by reworking the "arm" element-concept, the second stage embraces a reflection expanding in a circular time which becomes later more linear. In recounting this path, the works preserve the design and study essence that is essential for any aesthetic construction; they cross the boundary between two-dimensionality and three-dimensionality, between before and after, materializing thanks to soft, bright and luminous colors.

Andrea Barzaghi, braccia, dettaglio, legno e truciolato dipinto,293x332cm, 2019 ph Stefano Mattea
Il percorso espositivo si apre scegliendo di seguire una continuità con l’evento precedente. L’installazione Braccia conduce il visitatore all’interno di questo nuovo spazio-contesto, reiterando e amplificando la riflessione sul superamento del limite del bidimensionale. Si entra nel campo della continuità in un passaggio che appare naturale, immediato, emozionale nella risonanza delle immagini. Nel secondo ambiente espositivo, Pittore con autoritratto, e, poi, la tela Inizio declinano la tematica dialogando con l’ambiente, traducendo a livello materiale e formale i concetti di movimento e cambiamento. Il quadrato diventa cerchio, la pittura si fa installazione, fissandosi, infine, nel perimetro della tela che accoglie un’essenza vibratile e mutevole.
Le opere non irrompono affannosamente nello spazio architettonico, ma abitano e vivono lo spazio, generando un ritmo visivo e formale che crea un dinamismo fluido e continuo. In questo percorso, la pittura è espressione della molteplicità dell’Essere che trova qui una possibilità di esistenza che è al contempo materiale e metafisica, accompagnata da una gestualità corporea che appartiene al campo semantico del fare ma anche del comunicare all’interno della realtà. La pittura si carica di un’aura rarefatta, e così come espresso nel testo critico dal curatore della mostra Giuseppe Amedeo Arnesano, diventa “pura sensibilità estetica e orfica”.
The exposition starts by choosing to follow a continuity with the previous event. The Braccia installation leads the visitor into this new space-context, reiterating and amplifying the reflection on overcoming the limit of two-dimensionality. We enter the field of continuity in a passage that looks natural, immediate, emotional in the resonance of the images. In the second exhibition environment, Pittore con autoritratto and then the canvas “Inizio” decline the theme by dialoguing with the environment, translating on a material and formal level the concepts of movement and change. The square becomes a circle, painting becomes installation, finally fixing itself in the perimeter of the canvas that includes a vibrating and mutable essence.
The works do not frantically burst into the architectural space, but inhabit and live the space, generating a visual and formal rhythm that creates a fluid and continuous dynamism. In this path, painting is an expression of the multiplicity of Being that here can find a possibility of existence that is both material and metaphysical, accompanied by a body gesture that belongs to the semantic field of doing but also of communicating within reality. Painting is enhanced by a rarefied aura, and it becomes "pure aesthetic and orphic sensitivity" as expressed in the critical text by the curator of the exhibition Giuseppe Amedeo Arnesano.

Andrea Barzaghi, nascita, legno e truciolato dipinto, 205x122cm,2019 ph Stefano Mattea
Milano-Torino sarà visitabile il sabato e la domenica, dall’8 maggio all’8 agosto, su appuntamento.
Milano-Torino will be open on Saturdays and Sundays, from 8 May to 8 August, by appointment.
Info @societeinterludio.com