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Flapper autunno-inverno 2019 / Flapper autumn-winter 2019

Flapper fw19

«Quando uomini e montagne si incontrano, grandi cose accadono.» Scrive così William Blake. La frase del poeta inglese veste perfettamente quella che si rivela essere la collezione firmata Flapper più riuscita. Si tratta di quella pensata da Genevieve Xhaet per il prossimo autunno-inverno, ed è ispirata alla montagna. In particolare, è un omaggio al cinema e alle donne che hanno saputo raccontarla, attraverso i loro personaggi. Opere come The Holy Mountain (1926) e White Ecstasy (1931), sono, infatti, il punto di partenza del nuovo lavoro della designer italo-belga.

«When men and mountains meet, great things happen.» Thus writes William Blake. The phrase of the English poet perfectly dresses what turns out to be the most successful Flapper collection. It is the one conceived by Genevieve Xhaet for next autumn-winter, and is inspired by the mountain. In particular, it is a tribute to the cinema and to the women who knew how to tell it, through their characters. Works such as The Holy Mountain (1926) and White Ecstasy (1931) are, in fact, the starting point of the new work of the Italian-Belgian designer.

Flapper fw19

La pellicola del ’26, tradotta in italiano La montagna dell’amore, è un film muto diretto da Arnold Fanck, il quale racconta la salita di due uomini innamorati della stessa donna, una ballerina. Quella del 1931, sempre di Fanck, è una commedia narrante le vicende di una giovane promessa dello sci. Questi scenari d’altri tempi, diventano contemporanei nei nuovi copri-capi pensati da Xhaet per Flapper, concetto e marchio di moda da lei fondato nel 2013.

The '26 film is a silent work directed by Arnold Fanck, who recounts the rise of two men in love with the same woman, a dancer. That of 1931, also by Fanck, is a comedy narrating the events of a young girl promise of skiing. These scenarios of other times, become contemporary in the new hats pieces designed by Xhaet for Flapper, a concept and fashion brand she founded in 2013.

I turbanti rimangono il filo rosso, nonché iconico, che accompagna da sempre le affezionate clienti, mentre nuovi esperimenti si vedono all’orizzonte. E sono tutti riusciti. In particolare spiccano le creazioni realizzate in feltro di lana, non proprio uno dei tessuti più lussuosi, ma reso tale dalla costruzione, fatta a mano, e dalla sua origine biellese.

Le Alpi continuano permeare i modelli, anche quelli meno riconoscibili in alta quota, ma tuttavia in grado di contenere un significato attinente: parte della collezione riguarda dei pezzi-acconciature, realizzati prendendo spunto dalle donne che erano costretta a tagliarsi i capelli, per poi rivenderli, riuscendo così a mantenere la famiglia. Per nascondere calvizie e acconciature disordinate queste figure usavano delle parrucche, re-interpretate da Flapper in modo sofisticato.

Turbans remain the red thread, as well as iconic, which has always accompanied the loyal customers, while new experiments are seen on the horizon. And they all succeeded. Particularly noteworthy are the creations made of wool felt, not really one of the most luxurious fabrics, but made such by construction, handmade, and from its italian origin.

The Alps continue to permeate the models, even those less recognizable at high altitudes, but nevertheless capable of containing a relevant meaning: part of the collection concerns pieces-hairstyles, created by taking inspiration from women who were forced to cut their hair, and then resell them, thus succeeding in maintaining the family. To hide baldness and untidy hairstyles these figures used wigs, reinterpreted by Flapper in a sophisticated way.

Flapper fw19

Genevieve Xhaet prosegue la sua ricerca concettuale, enfatizzata non solo dalle forme ma anche dai materiali, accostati tra di loro in modo inconsueto ma efficace. Torna il feltro di lana in colore grigio e a esso viene aggiunta un laccio dalle tinte in contrasto, come omaggio alle corde utilizzate dagli scalatori.

Alla collezione si affianca Tailored, il custom-made di Flapper, che consente di combinare selezionati copricapi con i tessuti Loro Piana in cachemire, lana o seta. Ogni tessuto racconta una sfumatura dell'universo femminile, lasciando spazio a un lieve gioco di associazioni.

Genevieve Xhaet continues her conceptual research, emphasized not only by the forms but also by the materials, juxtaposed together in an unusual but effective way. The wool felt comes back in gray and a lace with contrasting colors is added to it, as a tribute to the ropes used by climbers.

The collection is complemented by Tailored, the custom-made by Flapper, which allows to combine selected hats with Loro Piana fabrics in cashmere, wool or silk. Each fabric tells a nuance of the female universe, leaving room for a slight association game.

Flapper rende così omaggio alle donne, senza cadere nel banale. Lo fa comunicando lo spirito della montagna, indicando la via del rischio, della potenza e della bellezza; inserendosi ancora di più tra quei brand di moda all’avanguardia degli ultimi anni.

Flapper thus pays homage to women, without falling into banality. She does this by communicating the spirit of the mountain, indicating the path of risk, power and beauty; entering even more among those avant-garde fashion brands of recent years.

flapper.it

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